Come si usano i colliri
Una colpa che spesso abbiamo noi medici, è quella di non essere sufficientemente chiari con i pazienti riguardo alle terapie da eseguire. No, non parlo della scrittura tipicamente medica, visto che a oggi si usano i computer, bensì di come vanno assunti i farmaci.
Cosa sono i colliri
I colliri sono farmaci la cui modalità di somministrazione è nel sacco congiuntivale. Semplificando, possiamo affermare che sono dei liquidi che si possono instillare nell’occhio a gocce, con effetto locale curativo.
I colliri si presentano sotto forma di boccettine, multidose, o in fialette monodose. I multidose hanno all’interno conservanti, che permettono che si conservi per varie settimane (a seconda del prodotto), i quali possono essere irritanti per l’occhio, specialmente negli allergici. Possono quindi provocare bruciore, occhio rosso, dolore, gonfiore, eczema palpebrale, e altri sintomi perioculari non graditi. A motivo di ciò, negli ultimi anni sono stati prodotti colliri muiltidose con conservante a scomparsa, o che viene trattenuto tramite filtri all’interno del flacone. In linea di massima però sono da preferirsi i colliri monodose, un po’ più costosi, ma sicuramente, il più delle volte, meno irritanti, che vanno buttati entro poche ore dall’apertura del flacone.
Come si usano i colliri
La somministrazione dei colliri va fatta nei dosaggi che prescrive il medico. In linea di massima è necessario instillare una/due gocce nel sacco congiuntivale, guardando verso l’alto, stando attenti che il beccuccio del flacone non tocchi la superficie oculare. Il numero di somministrazioni quotidiane è stabilito dal medico. Gli orari andrebbero rispettati, ma sono comunque indicativi.
Come mettere un collirio a un bambino piccolo
Non possiamo pretendere dalle piccole creature la collaborazione necessaria all’instillazione di gocce. Se quindi non si riesce con il metodo classico, piuttosto che tormentare il bimbo e lottare con la possibilità di toccare l’occhio e danneggiarlo con il beccuccio del collirio, si può provare la somministrazione a occhio chiuso. Il bimbo viene steso a letto, e, mentre ha l’occhio chiuso, si mettono un paio di gocce nell’angolo dell’occhio vicino alla radice del naso. Si formerà quindi un laghetto. A questo punto si invita il bimbo a aprire gli occhi rapidamente, e il liquido entrerà in quantità adeguata.
In alternativa si può provare anche durante il sonno. Mentre il piccolo dorme, si mette la goccia nell’angolo dell’occhio verso il naso e, molto delicatamente, si apre l’occhietto con le dita del pollice e dell’indice. Se il sonno è profondo, come spesso è nei bimbi, il prodotto entrerà senza troppi disagi.
E’ naturale che questi metodi devono essere tentati solo in ultima istanza, quando il procedimento classico non è adottabile.
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Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro

Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro
