Probiotici e occhi

I probiotici come rimedio occhi stanchi da ufficio.

Sono microrganismi vivi (come i batteri o i lieviti) che, quando assunti in quantità adeguate, conferiscono benefici alla salute dell’ospite. Questi microrganismi sono spesso associati ai batteri “amici” del nostro intestino e sono presenti in diversi alimenti fermentati come lo yogurt, il kefir, il kimchi e la choucroute. 

Probiotici cosa sono

Le specie probiotiche principali appartengono ai generi Lactobacillus e Bifidobacterium ma anche ad altri ceppi di altri batteri lattici, come Bacillus spp., Saccharomyces spp. ed E. coli.  I probiotici si sono dimostrati utili in numerose patologie e disturbi funzionali. In altri paragrafi abbiamo visto la loro efficacia nei calazi per i bimbi, nelle allergie, e nella modulazioni immunitaria in generale. Oggi parliamo delle evidenze in letteratura sul loro potenziale effetto benefico nei disturbi in chi lavora al videoterminale in ufficio, a casa, e in chi si applica molto a pc, telefonini, tablet.

Questo articolo  fa parte di una serie che riguarda prebiotici, probiotici e occhio, che trovate cliccando qui

Luce blu e videoterminali in ufficio

L’uso sempre più intenso di pc, computer, videoterminali, tablet porta inevitabilmente a disturbi oculari. I sintomi come occhi rossi, affaticamento, visione offuscata, senso di secchezza oculari si associano talvolta a disturbi muscolo-scheletrici. Chi non ha provato mal di testa, rigidità di spalle e collo, lomblalgia durante le interminabili ore di lavoro al computer? Tutti questi sintomi hanno origine infiammatoria e trovate molte informazioni in questa pagina (link).
 

Lavoro in ufficio al videoterminale e disturbi oculari

I disturbi agli occhi durante l’applicazione al pc sono spesso determinati da spasmi muscolari e accomodativi. La concentrazione porta a diminuito ammiccamento, con conseguenza stress ossidativo, secchezza oculare a affaticamento. Anche la luce blu emessa di monitor pare implicata nella  patogenesi di queste conseguenze funzionali.

Luce blu

La luce blu, di cui abbiamo parlato qui (link) è una particolare lunghezza d’onda di emissione dei monitor e dei display in generale. E’ una radiazione luminosa a onde corte con lunghezza d’onda compresa tra 415 nm e 455 nm  strettamente correlata ai danni causati dalla luce agli occhi. Questa luce blu ad alta energia passa attraverso la cornea e il cristallino fino alla retina causando malattie come secchezza oculare, cataratta, degenerazione maculare legata all’età, stimolando anche il cervello, inibendo la secrezione di melatonina e aumentando la produzione di ormone surrenalico, che altera l’equilibrio ormonale influenzando  direttamente la qualità del sonno. Si pensa dunque che non sia benefica per la retina, e possa danneggiarla. Inoltre pare affatichi notevolmente gli occhi e causi disturbi nel lavoratori video-terminalisti. La retina è un tessuto nervoso, composto da fibre dette ganglionari e fotorecettori, ma anche da cellule immunitarie e macrofagi retinici, che hanno un ruolo nella risposta alla infiammazione da luce blu.

Rimedi naturali per occhi e luce blu

 

I disturbi da luce blu e da applicazione possono essere mitigati, oltre che riducendo al minimo l’esposizione, anche applicando ovviamente filtri e acquistando dispositivi di emissione (monitor e display) di alta qualità.
Oltre a questo anche l’uso di occhiali filtranti può essere benefico. Di tutte queste cosa scriviamo in questa pagina (link) Si è però valutata anche l’assunzione di sostanze dietetiche. In particolare antiossidanti, carotenoidi, polifenoli, acidi grassi a catena lunga sono stati testati per valutarne gli effetti. Inoltre qualche autore ha valutato anche l’efficacia di assunzione di lattobacilli.
 

Prebiotici e salute

Abbiamo già parlato molto degli effetti sulle allergie dei probiotici, come trovate a questo link.  L’ipersensibilità nei meccanismi di tolleranza del sistema immunitario sembra essere modulata dal microbiota intestinale (link qui)  La disbiosi pare quindi sia coinvolta nei processi allegici e i probiotici sono usati con successo in alcune condizioni come dermatite atopica e allergia alimentare.  Il paragrafo probiotici nelle allergie, essendo di pertinenza anche oculistica per congiuntiviti e blefariti,  è in questa altra pagina (link).  Alcuni ceppi di lattobacilli svolgono protezione anche contro diarrea e altri disturbi metabolici. 

Probiotici occhi e retina

Uno studio del 2018 (vedi in fondo bibliografia) ha indagato gli effetti di  un particolare ceppo probiotico di lattobacilli, il Lactobacillus paracasei sui disturbi nei videoterminalisti. In particolare sono stati presi in considerazione numerosi parametri, tra cui astenopia, affaticamento, secchezza oculare e altri. E’ stato evidenziato dagli autori che il probiotico Lactobacillus paracasei attiva i macrofagi M2 e aumenta la produzione di IL-10. Come ora mai abbiamo imparato leggendo gli articoli su immunità e microbiota in questo sito (link), questa interleukina è profondamente antinifiammatoria

Macrofagi sistema nervoso centrale

Il cosiddetto “asse microbiota-intestino-cervello” deriva dal fatto che pare che alcune malattie neurologiche rispondano all’uso di probiotici. Quindi anche la retina potrebbe fare parte di questo sistema, essendo, come detto, una propaggine diretta del sistema nervoso centrale. I macrofagi M1 sono attivati in modo classico e appartengono ai macrofagi pro-infiammatori e producono citochine come IL-1, TNF-alfa. I macrofagi M2, al contrario, soon attivati alternativamente e producono Il-10, antinfiammatoria, e sarebbero implicati anche nel rimodellamento tissutale. Pare che nella retina promuovano la sopravvivenza delle cellule.

 

Probiotici e retina

Gli autori pensano dunque che il Lactobacillus paracasei possano ridurre l’infiammazione retinica indotta da luce blu e la morte cellulare attivando i macrofagi M2. In vitro il probiotico lattobacillo paracasei sopprimerebbe la morte delle cellule epiteliali dell’EPR retinico indotta da luce blu. In vivo la loro somministrazione migliora i parametri oggettivi e soggettivi dei disturbi oculari.

 

Probiotici e citochine, interleukine infiammatorie

Dei meccanismi immunitari che spiegano l’efficacia del microbiota intestinale nel modulare l’immunità stessa abbiamo parlato  nella videorelazione sui meccanismi immunitari regolati dal microbiota intestinale e i rapporti di esso con gli occhi (link qui). Vari ceppi probiotici  modulano i Th17 e l’espressione delle citochine a valle TNF-α e INFγ, L. rhamnosus sopprime anche Th2, TH17 e migliora i segni clinici relativi a dermatite atopica, asma allergica e rinite. Lactobacillus paracasei quindi agirebbe tramite attivazione dei macrofagi M2 della retina.
 
 

Rimedi naturali per occhi stanchi al pc

I probiotici quindi potrebbero essere una arma in più per migliorare i disturbi agli occhi in chi si applica molte ore in ufficio al computer. Oltre a questo però sono necessari controlli periodici dall’oculista, per valutare i segni infiammatori oculari anche nelle persone asintomatiche. Come  abbiamo spesso parlato nei capitoli della infiammazione (qui), dell’occhio secco (qui), delle blefariti (qui), i quadri infiammatori quando danno sintomi sono già piuttosto avanti nella compromissione tissutale. Ne consegue che prima di interviene e meglio è, al fine di aumentare le possibilità di guarigione con  le adeguate terapie.

Occhi rossi e ufficio: l’inquinamento indoor

In altro capitolo abbiamo anche già parlato di quanto sia importante la cura dell’ambiente domestico e di lavoro, e la riduzione degli inquinanti che infestano le stanze di soggiorno. Invitiamo quindi la lettura del paragrafo relativo a inquinanti indoor e outdoor e rapporti con  le infiammazioni oculari a questo link, dove descriviamo anche i modi per ridurre gli inquinanti nocivi nelle sedi di lavoro.

 Alimentazione e videoterminalisti

Le evidenze scientifiche vanno sempre più, dunque, nella direzione di dimostrare che la cura della alimentazione porti a grandi benefici. Del resto se anche i probiotici migliorano i disturbi della applicazione prolungata al PC, telefoni e tablet, viene da pensare che l’assunzione di alimenti sani, antiinfiammatori, antiossidanti con frequenza elevata possa essere la base del miglioramento sintomatologico. Inutile qui ripetere come i prebiotici (come gli omega -3) migliorino l’occhio secco e come siano dimostrati effetti positivi di probiotici e alimenti naturali come il miele, la propoli, l’olio di oliva e altri su tanti quadri oculari (qui). Invitiamo a scorrere il menù della alimentazione (in alto, o cliccare qui) per approfondire qualche tema, che potrebbe essere utile per un corretto inquadramento anche dei disturbi oculari.

 
 
 

Continua a leggere sui probiotici e le malattie dell’occhio

 

Riferimenti bibliografici

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6116181/
Morita Y, Jounai K, Miyake M, Inaba M, Kanauchi O. Effetto del Lactobacillus paracasei ucciso dal calore KW3110 Ingestione su disturbi oculari causati da carichi di Visual Display Terminal (VDT): un gruppo parallelo randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo Studia. Nutrienti . 2018; 10 (8): 1058. Pubblicato il 9 agosto 2018. Doi: 10.3390 / nu10081058

Esaminare i possibili effetti sulla salute del lavoro con i videoterminali.Bergqvist UBr J Ind Med. 1989 Apr; 46 (4): 217-21

Accommodation and convergence during sustained computer work.Collier JD, Rosenfield M Optometry. 2011 Jul; 82(7):434-40.

Central nervous system effects and visual fatigue in VDT workers.Murata K Araki S, Kawakami N, Saito Y, Hino E Int Arch Occup Environ Health. 1991; 63(2):109-13.

Dietary supplementation with lactic acid bacteria attenuates the development of atopic-dermatitis-like skin lesions in NC/Nga mice in a strain-dependent manner.Wakabayashi H, Nariai C, Takemura F, Nakao W, Fujiwara D Int Arch Allergy Immunol. 2008; 145(2):141-51.

Infant vision and retinal function in studies of dietary long-chain polyunsaturated fatty acids: methods, results, and implications.Neuringer M Am J Clin Nutr. 2000 Jan; 71(1 Suppl):256S-67S.

Alternative activation of macrophages: an immunologic functional perspective.Martinez FO, Helming L, Gordon S Annu Rev Immunol. 2009; 27():451-83.

Zhao ZC, Zhou Y, Tan G, Li J. Progressi della ricerca sull’effetto e la prevenzione della luce blu sugli occhi. Int J Ophthalmol . 2018; 11 (12): 1999-2003. Pubblicato il 18 dicembre 2018. Doi: 10.18240 / ijo.2018.12.20

Improvement of accommodation with anti-oxidant supplementation in visual display terminal users.Uchino Y, Uchino M, Dogru M, Fukagawa K, Tsubota K J Nutr Health Aging. 2012 May; 16(5):478-81     

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