Test lacrimali
(Schirmer test, filo di Hamano, Vita test, BUT test, Ferning test, verde lissamina, menisco lacrimale…)
I test lacrimali sono metodi per valutare alcuni aspetti della lacrima in vivo. La lacrima si altera nella sua struttura, quantità, funzione e in altre caratteristiche a causa di malattie della superficie oculare, isolate o associate a patologie sistemiche: Sono fondamentali per la valutazione dell’occhio secco, ma non solo. Infatti numerosi processi infiammatori oculari della superficie portano/sono associati a squilibri lacrimatori. Ricordiamo quanto più volte detto, che nel momento in cui la lacrima perde le sue funzioni lubrificante, nutritiva e ottica si va incontro a numerosi disturbi (la parte generale delle infiammazioni oculari la trovate a questo link – qui). Tali test sono spesso richiesti dai reumatologi per valutare l’eventuale interessamento della superficie oculare, nell’ambito di una diagnosi di patologia autoimmune (Sjogren, artrite reumatoide, LES, connettivite…). Durano pochi minuti e non sono dolorosi.
Anamnesi lacrimale
In sede di test il colloquio permette di identificare i disturbi percepiti dal paziente, e approfondire i fattori ambientali (come inquinamento in uffici e domestico) e sistemici, farmacologici, intestinali, dermatologici, reumatologici (o altri come il fumo e l’uso di lenti a contatto) che possono contribuire a quadri di secchezza oculare o infiammazioni di superficie oculare. Il tutto fa parte della oculistica multidisciplinare e viene sviluppato tramite eventuali ulteriori consulenze con altri specialisti, in caso di disponibilità del paziente di approfondire il quadro clinico/sistemico.
Osservazione palpebre
Fa parte dei test lacrimali anche l’osservazione della cute e delle palpebre. Infatti, come descritto qui, spesso i quadri infiammatori oculari hanno partenza da malattie dermatologiche.
Test di Schirmer
Semplificando, il test di Schirmer è un test quantitativo per misurare la quantità lacrimale. Si esegue utilizzando piccole cartine appoggiate tra palpebra inferiore e congiuntiva per qualche minuto. Può essere eseguito con o senza anestetico di superficie a seconda dei parametri che si vogliono ottenere. La cartina assorbe la lacrima permettendo di avere una indicazione sulla disponibilità lacrimale degli occhi.
BUT test (tempo di rottura lacrimale)
Il But test, tempo di rottura del film lacrimale, si esegue con un colorante applicato nella superficie oculare, fluorescina, e permette di valutare alcuni parametri di stabilità lacrimale. L’oculista invita il soggetto a stare qualche secondo con occhi aperti per valutare i riflessi del colorante e la comparsa di irregolarità sulla superficie lacrimale.
Verde Lissamina, colorazione superficie oculare
Il verde lissamina è un altro colorante, che permette di evidenziare le cellule superficiali morte e sofferenti (espressione di attrito tra palpebre e occhio). L’attrito e lo sfregamento in occhio secco e in irritazioni della superficie oculare porta, infatti, a evidenziare aree di sofferenza con il verde di lissamina.
Vita Test
Questo test è un simile allo Schirmer ma molto più rapido, e usa delle cartine con un piccolo tubicino capillare che prende la lacrime per capillarità.
Menisco lacrimale
L’osservazione del menisco lacrimale permette di avere una idea della quantità lacrimale ma anche della sua più o meno regolare distribuzione sul margine palpebrale.
Test di felcizzazione lacrimale (Ferning)
Il test di Ferning, usato anche per valutare altre secrezioni in altri distretti corporei da altri specialisti, permette di evidenziare una particolare struttura simile a foglie di felce che le lacrime formano osservate al microscopio. Le alterazioni possono essere indice di sofferenza lacrimale anche se non totalmente correlate con la sintomatologia percepita dal paziente.
Test della linea nera
La fluorescina, un colorante, evidenzia la linea nera adiacente al menisco lacrimale per diffusione dello strato lipidico verso il centro della cornea dopo ammiccamento. Se irregolare e ampia indica riduzione dello spessore del film lacrimale
Test del PH
Il PH lacrimale normalmente è di circa 7.0. Tramite cartine si può valutare, ma poco utile in condizioni di malattie comuni di superficie.
Test della dinamica lacrimale
E’ un test, la dinamica lacrimale, che permette di valutare il movimento delle particella disperse nelle lacrime che si osserva dopo ammiccamento. Un movimento ascendente lento è indice di aumento viscosità.
Test lacrimali in corso di visita oculistica Faenza Ravenna
Presso San Pier Damiano Hospital di Faenza, è attivo un percorso di valutazione generale per le mucose secche che coinvolge vari specialisti, come il reumatologo. I test lacrimali che eseguiamo durano pochi minuti e non sono dolorosi. Alla fine delle analisi consegniamo, oltre ai risultati, tutti i consigli di terapia locale e suggerimenti, se necessario, per percorsi dedicati di consultazione di altri specialisti. Ovviamente in caso fossero altri specialisti a inviare i pazienti, rimandiamo i test senza interferire con la loro idea di percorso diagnostico e terapeutico.
Per le visite oculistiche a Faenza e Ravenna e l’esecuzione di test lacrimali ci sono convenzioni con le principali assicurazioni e fondi integrativi sanitari (clicca) (Unisalute, Fasdac, Campa, Sanità amica, Fasi…). Convenzione anche con vari enti del territorio (es. banche, Conad card).
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro

Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro
