Miele: cura e rimedio naturale per gli occhi
Il miele è un alimento prodotto da secoli dall’uomo e spesso al miele si concedono proprietà curative per numerose malattie, comprese quelle degli occhi. Ma è vero dunque che il miele cura gli occhi? Da secoli il miele viene usato per infezioni oculari, per rossori della cute palpebrale, e pare abbia dimostrato azione lenitive nel contorno occhi. Per rispondere alla domanda se il miele sia efficace rimedio e cura naturale per gli occhi, abbiamo analizzato la letteratura medica reperibile.
GLi elementi naturali per gli occhi
alimentazione e salute
In questo sito abbiamo già parlato dei rapporti tra alimenti e congiuntiviti (QUI), disbiosi intestinale e blefarite/calazi (QUI), microbiota intestinale e salute degli occhi (QUI), alimentazione corretta per l’occhio secco (QUI). In questo articolo di oggi affronteremo, dopo aver parlato dell’effetto della propoli sulla cataratta diabetica nei murini, il tema dell’utilità del miele per le malattie oculari, e non solo oculari. Del resto chi ci segue sa bene quanto riteniamo importante l’integrazione alimentare di sostanze naturali e una dieta sana per prevenzione generale e tutela della salute, come trovate scritto in questa pagina (Qui).
Questo articolo sul miele non è a fini commerciali né di lucro, ma soltanto divulgativi e scientifici ed è preso da tanti lavori presenti in letteratura medica. Naturalmente queste sostanze non vanno a sostituire le normali terapie dedicate per le varie malattie oculari, ma possono essere utile coadiuvante.
L’indice delle sostanze botaniche trattate nel sito lo trovate qui.
Miele
Il miele si usa dai tempi di Aristotele come medicina. Esso possiede una serie di attività medicinali tra cui antinfiammatorie, antibatteriche, antimicotiche e cicatrizzanti. Il miele naturale è sostanza dolce e saporita, di alto valore nutritivo e di grande beneficio terapeutico. Inutile ribadire che questo elemento naturale è prodotto principalmente dalle api dai nettari secreti di vari fiori. Il miele è il dolcificante che è usato da più secoli secondo numerosissime fonti storiche.
Miele serbatoio di sostanze naturali benefiche
È interessante notare che, indipendentemente dalla sua fonte floreale, il miele contiene sostanze fitochimiche, flavonoidi, catalasi, acidi fenolici, acido ascorbico, inibina ricca di antibiotici, tocoferoli e peptidi, e la maggior parte di queste sostanze lavorano in sinergia per fornire i suoi effetti benefici. Le altre sostanze identificate nel miele naturale includono proteine, amminoacidi, enzimi (amilasi, catalasi, invertasi, ossidasi) e vitamine (tra cui niacina, riboflavina e acido pantotenico), nonché minerali (principalmente calcio, rame, ferro, magnesio, manganese, fosforo, potassio e zinco).
Miele e microbiota intestinale
Uno studio sui alcune popolazioni indigene ha rivelato un microbioma intestinale molto più diversificato rispetto a quello degli individui dell’Occidente industrializzato. Il miele è abbondante in certi momenti nella dieta e la raccolta e il consumo di miele è associato a cambiamenti nel microbioma intestinale
Miele come probiotico prebiotico antidiabetico
Studi più recenti hanno dimostrato che il miele possiede anche attività antidiabetica ed effetti positivi sulla salute orale. Alcuni degli oligosaccaridi nel miele sono prebiotici. Il miele probiotico (miele arricchito con probiotici) ha avuto un effetto benefico sui segni del metabolismo dell’insulina e sui marcatori dell’infiammazione nei soggetti con nefropatia diabetica. Si è osservata riduzione del colesterolo totale, di proteina C reattiva e di Malondialdeide. Ovviamente i soggetti diabetici devono consultare il proprio medico curante prima di assumere miele, e verificare che non sia stato adulterato con aggiunta di zuccheri nocivi.
Miele e ematologia
È stato dimostrato che l’uso del miele naturale nell’apiterapia migliora gli effetti anemici, fornendo così soccorso ai pazienti e che l’assunzione giornaliera di miele naturale è associata a diversi effetti benefici sui parametri ematologici e sulle concentrazioni ematiche dei catalizzatori metabolici, enzimi e minerali.
Miele e denti
L’uso orale di miele grezzo può influenzare positivamente la salute dentale e il benessere orale e sta assumendo importanza durante la chirurgia dentale. Un articolo molto recente indica che l’uso del miele poliflorale asiatico come agente apiterapeutico mitiga il dolore associato all’estrazione del dente e previene le infezioni orali, come gengiviti e carie dentali, nei pazienti sottoposti a trattamento ortodontico. Ha anche effetto anticariogeno. Le sostanze chimiche infatti includono calcio, fluoro, fosforo e altri costituenti colloidali del miele. In sintesi, il miele è un potente agente analgesico in chirurgia dentale, oltre al suo valore nutraceutico se consumato da individui e / o usato come agente apiterapeutico nella gestione di pazienti con disturbi orali.
Miele e malattie cardiovascolari
Gli effetti sull’apparato cardiovascolare possono essere sintetizzati con l’affermazione ‘cura tutto’ associata alla potenza terapeutica del miele, poiché la ricerca in letteratura mostra la sua influenza positiva come agente apiterapeutico su vari organi e sistemi del corpo, che vanno dai siti metabolici del corpo, al cuore, ai reni, al sangue e al tratto gastrointestinale.
Miele e diabete
Il miele naturale è anche utile come alimento glicemico nel mantenere la concentrazione di zucchero nel sangue. Diversi studi dimostrano che il consumo orale di varietà di miele attenua disturbi metabolici in animali, i pazienti e individui sani suscettibili. A differenza degli zuccheri artificiali, questo dolcificante naturale può essere consumato dai pazienti diabetici con risultati benefici. Pertanto, se i pazienti diabetici consumano un campione di miele adulterato con un massimo del 70% di zuccheri artificiali, le loro condizioni di salute potrebbero peggiorare. Sempre comunque è necessario consultare il medico che segue il diabete prima di assumere il Miele.
Miele e effetti antimicrobici e antiparassitari
l potenziale antimicrobico del miele naturale è l’apiterapia più ampiamente studiata, insieme al suo utilizzo nella gestione delle ferite. La maggior parte dei batteri, virus e funghi sono sensibili al miele medicinale, poiché è un agente antimicrobico ad ampio spettro molto efficace . Alcuni autori ritengono che la formazione di perossido di idrogeno (H2O2), prodotto attraverso l’azione di enzimi, principalmente glucosio ossidasi, nel miele naturale, accresca la capacità antibatterica del miele. Il miele naturale pere anche di valore terapeutico contro Candida albicans, parassiti di Leishmania, Trichophyton mentagrophytes e virus dell’influenza e della rosolia, nonché altri microbi patogeni. Inoltre, altri studi documentano anche gli effetti antimicotici del miele tanto che Le infezioni fungine cutanee e superficiali, come il piede d’atleta e la tigna, sono sensibili all’apiterapia. Questa sensibilità deriva in parte dall’inibizione della crescita dei funghi ed è in parte dovuta alla prevenzione dell’infezione secondaria da parte di opportunisti come i batteri. Molti microrganismi e parassiti sensibili miele naturale sono stati identificati da diversi ricercatori.
Miele in associazione ad altri composti aumenta le proprietà antimicrobitche
Numerosi lavori in letteratura mostrano che il miele naturale diluito e / o non diluito ha attività antisettiche, antielmintiche e antimicrobiche (antibatteriche, antimicobatteriche, antimicotiche, antiparassitarie, antivirali) se usato da solo; mentre mostra una maggiore potenza antipatogena quando l’apiterapia è combinata con la chemioterapia.
Miele e bambini
Anche per i bambini il miele pare essere elemento che apporta notevoli benefici. Infatti pare sia stimolante della memoria e della crescita e abbia effetto nella riduzione dell’ansia. E’ possibile che ciò dipenda dall’effetto perbiotico del miele e quindi dalla modulazione del microbiota intestinale. E’ anche lenitiva di dermatiti e, insieme ad altre sostanze, della tosse.
Miele e effetti su tosse, dolori e altri disturbi
Gli altri effetti benefici sulla salute di varietà di miele naturale e pratiche apiterapeutiche includono il trattamento del dolore generale del corpo, dolore toracico, dolore mestruale, affaticamento, vertigini, disturbi postnatali, impotenza maschile e difficoltà respiratoria come tosse, bronchite, faringite, dolori alla gola, e infezioni del tratto urinario.
Miele, effetti sugli occhi
Per uso oculare, da secoli è noto che il miele è considerato un balsamo lenitivo per gli occhi. Il miele ha dimostrato di essere efficace nel trattamento dell’endoftalmite e dell’edema corneale. Una relazione della Lituania nel 2007 ha mostrato un miglioramento della malattia da occhio secco con l’uso di colliri con soluzione di miele al 20%. Qualche autore guarda specificatamente al miele di nella sindrome di Sjögren e nell’occhio secco con sofferenza lacrimale da deficit acquoso e nell’occhio secco evaporativo a causa della MGD.
Miele e occhio secco da sofferenza ghiandole di Meibomio (MGD)
Nel 2017 è stato pubblicato uno studio il cui scopo era valutare l’efficacia del miele antibatterico standardizzato di Manuka ( specie Leptospermum ) come trattamento aggiuntivo due volte al giorno alla terapia convenzionale (impacchi caldi, massaggio palpebrale e lubrificante senza conservanti), nei partecipanti con occhio secco evaporativo dovuto alla ghiandola di Meibomio da moderata ad avanzata disfunzione. Benché il prodotto somministrato come collirio abbia provocato rossore e bruciore temporaneo, c’è stato un miglioramento sintomatologico. Si sono dimostrati anche effetti antibatterici, immunomobulanti e di calo delle metalloporoteinasi lacrimali (indice aspecifico di infiammazione). C’è stata inoltre un miglioramento della secrezione delle ghiandole di Meibomio, riduzione dello staining corneale (indice della epiteliopatia corneale). Sopredentemente, visto che il miele è iperosmolare, si è notato un calo della osmolarità lacrimale (alta osmolarità si associa a occhio secco). Lo studio comunque ha limitazioni e bias intrinseci che vanno considerati.
Miele da secoli benefico per gli occhi
cheratocongiuntivite primaverile
L’uso terapeutico del miele naturale nel trattamento e nella gestione dei disturbi agli occhi è registrato. L’antico uso del miele come sostanza curativa per le malattie degli occhi tagli attraverso le barriere geografiche, e coinvolge persone di Attica, Europa, India, Asia e Africa. In alcune zone del mondo la popolazione indigena continua ancora ad utilizzare il miele floreale come unguento apiterapeutico per curare le malattie degli occhi fino ad oggi. Alcuni studi su pazienti con cheratocongiuntivite primaverile hanno dimostrato benefici del miele se usato per via locale.
Miele rimedio naturale per blefariti e congiuntiviti
Alcune condizioni tra cui blefarite, congiuntivite e cheratite, hanno mostrato una mancata risposta al trattamenti convenzionali. In qualche studio pare che la somministrazione topica di diversi tipi di miele, avrebbe portato a una guarigione sorprendente. L’uso apiterapeutico di varietà di miele nel campo dell’oftalmologia è ampiamente discusso da alcuni autori che hanno documentato l’efficacia del miele nella gestione tradizionale e ortodossa delle infezioni oculari, tra cui blefarite, congiuntivite, cheratite, morbillo e opacità corneale.
Conclusioni sul miele come rimedio naturale per la salute anche degli occhi
In conclusione, possiamo dire che i vari studi della letteratura, che non riusciamo a citare poiché sono veramente tanti e ricercabili da chiunque, hanno dimostrato che le sostanze antiossidanti del miele, fitochimiche e bioattive producono effetti positivi sui vari organi. Il miele naturale dovrebbe essere la prima scelta e può essere usato come medicina complementare alle tradizionali terapie. Tutte le sostanze presenti nel miele concorrono a produrre i benefici all’organismo, in maniera sinergica. Ovviamente ci vorrebbero molti più studi, ma l’uso millenario è prova che comunque una integrazione quotidiana di miele dovrebbe essere seriamente presa in considerazione da tutti.
Altre sostanze naturali oltre al miele
Il miele non è l’unica sostanza naturale che può essere utile per gli occhi. Propoli, curcuma, flavonoidi, olio di oliva, luteina… Sono tante altre le sostanze che la natura ci metta a disposizione che possiamo assumere per migliorare la nostra salute. Trovate un corposo elenco in questa pagina, che vi invitiamo a consultare (LINK).
Dott. Alberto Lanfernini - Oculista
Faenza - Ravenna

Dott.ssa Annalisa Moscariello - Oculista
Ravenna - Faenza
