cure di blefariti, orzaioli, calaziosi ricorenti (cosa fare e come curarli)

Blefariti e calazi, cura e prevenzione. Alimentazione  e dieta per blefariti.
Spesso le blefariti e le blefarocongiuntiviti sono associate a calazi e a malattie della pelle come la rosacea o dermatiti. Inoltre l’intestino e la disbiosi intestinale sono un fattore che entra nella patogenesi delle blefariti.
La cura delle blefariti dunque è complessa.

Cura e prevenzione delle blefariti e dei calazi

Blefariti e calazi, processi infiammatori delle ghiandole lacrimali palpebrali, affliggono molte persone. In questo articolo parleremo di blefariti, calazi, e delle loro cause, analizzando i motivi della loro frequente comparsa partendo da alcune evidenze che legano i calazi e le befariti alll’intestino. I calazi e le blefariti, infatti, hanno spesso come causa scatenante problemi intestinali e squilibri del microbiota intestinale.
 L’alimentazione quindi, di cui si parla molto in questo sito, è uno dei fulcri su cui si deve lavorare per migliorare.

Di blefarite e calazi abbiamo già parlato ampiamente qui:

Blefarite cosè
Calazio cos’è
Blefarocongiuntiviti cosa sono

La blefarite è un’infiammazione del bordo libero della palpebra. Il suo nome deriva dal greco βλέφαρον, blépharon, che significa, appunto, palpebra. In sostanza è una condizione infiammatoria che interessa le palpebre, ma anche l’occhio e la congiuntiva: si parla quindi di blefarocongiuntiviti.
Il calazio è una infiammazione delle ghiandole di Meibomio, piccole strutture del margine palpebrale secernenti muco. La differenza con l’orzaiolo, è quest’ultimo interessa le ghiandole sebacee della palpebra. Essi si associano spesso alle blefariti, e sono una specie di interessamento locale di un settore delle palpebre. Possono comunque comparire indipendentemente dalle blefariti.  Spesso infine le blefariti si associano alle congiuntiviti, e vengono dette blefarocongiuntiviti. La cura delle blfarocongiuntiviti è analoga alla cura delle blefariti.

Sintomi delle blefariti e blefarocongiuntiviti

Tecnicismi a parte e semplificando possiamo dire che l’alterata secrezione del muco lacrimale associata alle blefariti provoca disturbi importanti, poiché si modifica il film lacrimale (composto al 99% da acqua, e il restate da muco, lipidi, sali minerali e altre sostanze).  Un film lacrimale non normale non permette lo stato di benessere dell’occhio, perché le sue funzioni non sono più normali.

I sintomi principali delle blefariti sono:

La blefarite dunque è anche una malattia delle ghiandole delle palpebre; ne consegue che anche la pelle, oltre che degli occhi, va in sofferenza. Gli occhi ne risentono a causa della alterazione della composizione della lacrima, la pelle a causa dell’estendersi, all’ambiente para-ghiandolare, dell’infiammazione.
Anche il microbioma oculare, fondamentale per la salute dell’occhio, è spesso alterato, -oltre a quello intestinale- in soggetti con blefarite.  E’ un aspetto su cui lavorare e da approfondire sempre in questi casi.

Cura delle blefariti

Tutte le malattie oculari richiedono una diagnosi medica e una cura farmacologica. Esistono alcuni rimedi naturali, ma il tutto va sempre valutato dal medico specialista in oculistica. Il rischio è che si abbiano danni irreparabili alla vista se la patologia non è curata a dovere. Evitare l’auto-somministrazione di qualsiasi terapia senza consulto specialistico oculistico.

 

Terapie dei calazi
Colliri per calazi e blefariti

La cura delle blefariti e la terapia dei calazi normalmente prevede colliri/pomate, a volte antibiotici e antinfiammatori/antiallergici, specialmente nelle fasi acute. Vista la complessità della questione abbiamo dedicato un articolo a parte, che si trova qui in questa altra pagina . E’ necessaria comunque una valutazione multidiscilplinare al fine di identificare tutti i fattori predisponenti e scatenanti.

Cause di blefariti e calazi
ORZAIOLI CAUSE ALIMENTARI

Si possono avere vari fattori associati e che influenzano blefariti, calazi e orzaioli. Le principali cause, che andremo ad analizzare, sono:

cura della Blefarite da allergia

Blefarite associata a allergie con particolare attenzione alle reazioni crociate tra alimenti e inalanti. In questo caso è necessario eseguire la prevenzione per le allergie e la loro individuazione e cura.

Tutte le malattie oculari richiedono una diagnosi medica e una cura farmacologica. Esistono alcuni rimedi naturali, ma il tutto va sempre valutato dal medico specialista in oculistica. Il rischio è che si abbiano danni irreparabili alla vista se la patologia non è curata a dovere. Evitare l’auto-somministrazione di qualsiasi terapia senza consulto specialistico oculistico.

cura della Blefarite da dermatiti come la rosacea

Blefarocongiuntivite in malattie dermatologichecome

 

Utile quindi la collaborazione con un dermatologo o reumatologo, consigli che vengono dati in sede di visita oculistica.  

cura della Blefarite associata a gastriti,coliti e disbiosi

Infiammazione palpebrale associata a gastriti e coliti. Le blefariti infatti si associano spesso a gastriti, reflusso gastroesofageo, helicobacter, distrubi del transito intestinale (fondamentale la cura del microbiota intestinale!). Una dieta antinfiammatoria è, in questi casi, fondamentale, come una consulenza nutrizionistica.

Le associazioni tra disturbi intestinali e blefariti potrebbero essere casuali e non causali. Si sta ancora indagando in questa direzione.

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Blefarite da fattori ambientali e lavorativi
Inquinamento e blefariti/congiuntiviti/occhio secco

Blefarite da fattori ambientali, come esposizione a polveri, farine, vapori sono molto più frequenti di quanto si pensi. Utile quindi per quanto possibile, la rimozione dell’agente irritante o la riduzione dell’esposizione a esso. Una attenta anamnesi in sede di visita permetterà di capire quanto l’ambiente influenzi il quadro infiammatorio.

  • Di inquinamento e disturbi agli occhi come occhi rossi, occhi secchi, congiuntiviti abbiamo parlato in questa pagina (link), dove troverete anche i suggerimenti e le
  • misure correttive (link)  ambientali per la salute degli occhi.

terapia della Blefarite con malattie reumatologiche e autoimmuni

Malattie sistemiche reumatologiche possono sempre provocare blefarocongiuntiti e occhio secco (vedi quanto scritto sulle mucose secche, San Pier Damiano Hospital – Faenza).

 

Blefarite da uso di pc e telefonini
computer vision syndrome

La blefarite può essere causata dal Computer Vision Syndrome (CVS), una condizione che si verifica quando gli occhi vengono sollecitati per lunghi periodi di tempo, come quando si lavora al computer o si guarda la TV per molte ore consecutive. Questa condizione può causare una serie di sintomi oculari, tra cui affaticamento visivo, secchezza oculare e dolore agli occhi. L’affaticamento visivo può portare a un uso eccessivo dei muscoli degli occhi e ad un aumento della pressione sulla palpebra, aumentando il rischio di blefarite. Inoltre, il CVS può causare un rallentamento del battito delle palpebre, riducendo il flusso di lacrime e aumentando il rischio di secchezza oculare e blefarite.

Per prevenire la blefarite da CVS, è importante seguire alcune misure preventive, come fare pause frequenti durante il lavoro al computer o la visione di schermi, utilizzare gli occhiali correttivi o le lenti a contatto adeguate e mantenere una buona igiene oculare. Inoltre, il trattamento della blefarite causata dal CVS può includere l’uso di colliri lubrificanti per gli occhi, l’uso di impacchi caldi sulle palpebre e l’adozione di una dieta ricca di antiossidanti e acidi grassi omega-3.

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terapia della Blefarite da lenti a contatto

Portatori di lenti a contatto. Nonostante si pensi il contrario, le lenti a contatto sono sempre pro-infiammatorie. Alcune meno, come le semirigide, altre più. Sono state dimostrate l’aumento di metaboliti infiammatori,come il leucotriene B4 in portatori di lenti a contatto e alterazioni del microbiota oculare.

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Blefarite da poco sonno e stress

Situazioni di stress in generale, come il poco sonno, lo studio intenso, problemi lavorativi invariabilmente causano dislacrimia con conseguente possibile comparsa di blefariti, orzaioli, calazi, occhi rossi. In particolare dormire poco porta a alterazione del nutrimento della superficie oculare, con produzione di citochine anti-infiammatorie.

  • Trovate tutto al paragrafo “occhi rossi di mattina”, qui a questo link.
  • Inoltre ricordiamo che il sonno scostante è associato a occhio secco (link).

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Blefarite da alterazione microbiota oculare (disbiosi)

Blefariti associate a alterazioni del microbiota oculare, che trovate in questo link. Il microbiota oculare, la comunità di batteri e altri microrganismi che vivono con noi, è importante per la immunoregolazione e la resistenza a infezioni e infiammazioni.

 blefarite da stress

Esiste davvero la blefarite da stress? La PNEI (psiconeuroendocrinoimmuno) prevede che qualsiasi squilibrio psichico  influenzi il sistemta immunitario. Numerose malattie sono indotte e sostenute dallo stress psichico. Ne consegue che sarebbe bene eliminare e cercare di combattere le cause dello stress. Anche il sonno, in questa ottica, ha la sua importanza nella prevenzione delle blefariti, oltre al fatto che, come descritto qui, il sonno porta a un aumento dei meccanismi antinfiammatori oculari.

Blefarite da fumo

I danni da fumo sono descritti in questa pagina (link), inutile ripeter quanto noto a tutti.

Blefarite da farmaci e droghe

La blefarite può essere causata da molti fattori, tra cui l’infiammazione della palpebra e l’infezione batterica. L’uso di alcuni farmaci può aumentare il rischio di blefarite o aggravare i sintomi della condizione. Ecco alcuni esempi di farmaci che possono causare blefarite:

  1. Antistaminici: gli antistaminici sono spesso utilizzati per trattare le allergie e possono causare secchezza oculare, che può portare alla blefarite.

  2. Colliri per la pressione oculare: i colliri per la pressione oculare, utilizzati per trattare il glaucoma, possono causare secchezza oculare e irritazione, aumentando il rischio di blefarite.

  3. Antibiotici: alcuni antibiotici possono causare una reazione allergica o una sensazione di bruciore e prurito agli occhi, che possono aumentare il rischio di blefarite.

  4. Corticosteroidi: i corticosteroidi, utilizzati per trattare l’infiammazione, possono indebolire il sistema immunitario e aumentare il rischio di infezioni batteriche, che possono causare blefarite.

  5. Chemioterapia: la chemioterapia può indebolire il sistema immunitario e aumentare il rischio di infezioni batteriche, che possono causare blefarite.

  6. Droghe psicoattiva possono causare bleafarite.

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Dieta e alimentazione  per blefariti

Ecco alcuni consigli sulla dieta con i tipi di alimenti che possono aiutare a prevenire o ridurre i sintomi delle blefariti, che può essere considerata una vera a propria cura naturale per blefariti:

ALIMENTI CONSIGLIATI NELLE BLEFARITI:

  • Frutta e verdura: sono ricchi di antiossidanti e sostanze anti-infiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione. In particolare, frutta e verdura di colore verde scuro come spinaci, broccoli e cavoli sono particolarmente benefici.
  • Pesce: i pesci grassi come il salmone, le sardine e il tonno sono ricchi di acidi grassi omega-3, che possono aiutare a ridurre l’infiammazione.
  • Noci e semi: anche le noci e i semi, come le mandorle e i semi di lino, sono ricchi di acidi grassi omega-3.
  • Alimenti ricchi di vitamina A: la vitamina A è importante per la salute degli occhi e può essere trovata in alimenti come le carote, la zucca e i meloni.

ALIMENTI DA EVITARE NELLE BLEFARITI:

  • Alimenti ad alto contenuto di grassi saturi: i grassi saturi possono aumentare l’infiammazione nel corpo, quindi è meglio evitare alimenti come carni rosse grasse, formaggi e prodotti da forno ad alto contenuto di grassi.
  • Alimenti ad alto contenuto di zuccheri: gli zuccheri possono aumentare l’infiammazione e contribuire a problemi di salute come la resistenza all’insulina. Evitare cibi come dolci, bibite gassate e cibi confezionati ad alto contenuto di zuccheri.
  • Alimenti trasformati: i cibi trasformati possono contenere conservanti e altri additivi che possono aumentare l’infiammazione. Evitare cibi confezionati come patatine fritte, cibi surgelati e prodotti da forno industriali.

CONSERVANTI DA EVITARE PER BLEFARITI:

Non ci sono conservanti alimentari “E” specificamente ritenuti tossici per gli occhi. Tuttavia, alcuni conservanti alimentari comunemente utilizzati negli alimenti possono causare irritazione oculare e altre reazioni negli individui sensibili. Ad esempio,

  • il conservante E211 (benzoato di sodio) è stato associato a reazioni allergiche e irritazione oculare in alcune persone.
  • Inoltre, alcune persone possono essere sensibili a conservanti come i solfiti (E220-E228) o i nitriti (E249-E250) e manifestare sintomi come occhi rossi, lacrimazione e prurito agli occhi.

Ci sono alcuni conservanti alimentari che sono stati associati a potenziali rischi per la salute generale e quindi sono stati sottoposti a una maggiore regolamentazione o messi al bando in alcuni paesi. Ecco alcuni esempi di conservanti alimentari ritenuti tossici e il motivo per cui sono stati oggetto di preoccupazione:

  1. Butilidrossianisolo (BHA) e butilidrossitoluene (BHT): sono due conservanti comunemente utilizzati negli alimenti per prevenire l’ossidazione e l’irrancidimento dei grassi. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che questi conservanti possono essere cancerogeni o avere altri effetti negativi sulla salute, sebbene sia ancora necessaria ulteriore ricerca per confermare queste preoccupazioni.
  2. Nitriti e nitrati: questi conservanti sono spesso utilizzati nei salumi e nei prodotti della carne per prevenire la crescita di batteri e migliorare il colore e il sapore. Tuttavia, i nitriti e i nitrati possono reagire con altri composti alimentari per formare nitrosammine, che sono state associate al cancro in alcuni studi. Inoltre, l’assunzione eccessiva di nitriti può causare la malattia del bambino blu, una condizione in cui la quantità di ossigeno nel sangue si riduce pericolosamente.
  3. Solfati: i solfati sono spesso utilizzati nei vini, nei succhi di frutta e in altri alimenti come conservanti e per prevenire l’ossidazione. Tuttavia, possono causare reazioni allergiche in alcune persone e sono stati associati a sintomi gastrointestinali come la diarrea e il mal di stomaco.
  4. Propilgallato: è un conservante comunemente utilizzato nei cibi grassi, nei dolci e nei cereali per prevenire l’ossidazione e l’irrancidimento. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che il propilgallato può essere cancerogeno e avere effetti negativi sulla salute.

 

In generale, è importante seguire un’alimentazione equilibrata e sana, ricca di frutta, verdura, proteine magre e carboidrati complessi. Evitare cibi confezionati e ad alto contenuto di zuccheri e grassi saturi può aiutare a ridurre l’infiammazione e promuovere una buona salute degli occhi. Tuttavia, è sempre importante consultare il proprio medico o un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato in base alle proprie esigenze specifiche.

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Blefariti e calazi
cause
Oculistica multidiscilpinare

Per tentare di migliorare nel lungo periodo la situazione clinica infiammatoria di base è necessario identificare le cause. La terapia farmacologica di supporto certamente aiuta le fasi acute, ma non modifica spesso il quadro di base. Infatti è fondamentale capire l’origine della blefarite, stress, intestino, ambiente lavorativo, o quello che è alla base.

Non ha senso inoltre trattare soltanto la fase acuta. La salute va mantenuta quando c’è, non quando si è malati soltanto. Ne consegue identificare la causa di base e correggerla, la correzione dello stile di vita, in particolare curando l’alimentazione

Infine l’integrazione di sostanze naturali benefiche, come il miele e la pappa reale, con proprietà antinfiammatorie dovrebbe aiutare in maniera consistente la riduzione delle ricadute e la loro intensità.

Tramite una visita oculistica dedicata, sarà possibile, spesso, identificare e intervenire su questo fastidioso problema.

Cura farmacologica, prevenzione e rimedi naturali per i calazi e le blefariti

Come avrete capito, la terapie è complessa e di lunga durata, al fine di migliorare la clinica in fase acuta e prevenire l’intensità e la frequenza delle ricadute.

 

Di blefarite e calazi abbiamo già parlato ampiamente qui:

 

Tutte le malattie oculari richiedono una diagnosi medica e una cura farmacologica. Esistono alcuni rimedi naturali, ma il tutto va sempre valutato dal medico specialista in oculistica. Il rischio è che si abbiano danni irreparabili alla vista se la patologia non è curata a dovere. Evitare l’auto-somministrazione di qualsiasi terapia senza consulto specialistico oculistico.

 

Chi siamo
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna 

Dot. Lanfernini Alberto

Chi Siamo
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – 

Dott.ssa Annalisa Moscariello Oculista