u MIcrobiota oculare e malattie dell’occhio
lenti a contatto, diabete, allergie, occhio secco, blefariti…
anche negli occhi ci sono batteri buoni
Anche nella superficie degli occhi ci sono batteri. Infatti la superficie oculare sana è caratterizzata da un microbiota relativamente stabile, relativamente poco diversificato; recenti scoperte indicano che i batteri della superficie oculare possano avere un ruolo nel mantenimento dell’omeostasi modulando la funzione immunitaria, proteggendo, in alcuni casi, anche dalle infezioni.
Quindi la superficie oculare, come qualsiasi altro rivestimento e superficie cutanea, ha una flora microbica, costituita da microrganismi Gram + e Gram- presenti sulla pelle e che colonizzano la superficie oculare immediatamente dopo la nascita. Lo studio del microbioma avviene con varie metodiche, tra cui la metagenomica oculare.
Inoltre, per tutta la nostra vita la superficie oculare è continuamente esposta all’ambiente esterno e quindi a contatto con diversi tipi di microrganismi. Questi microrganismi interagiscono con la stessa superficie, e hanno un ruolo protettivo nei confronti della colonizzazione da parte di altre specie patogene. Inoltre inflenzano la proteoimca e la metabolomica oculare. I meccanismi protettivi sono riassunti di sequito:
- Da un lato infatti occupano spazio, togliendone ai patogeni, competendo con loro.
- Dall’altro stimolano un basso livello di attivazione del sistema immunitario innato, mantenendo pronte le difese in caso di attacchi patogeni.
anche il microbioma oculare si può alterare
Il microbiota oculare può essere alterato da condizioni come il
- diabete, (di diabete e disbiosi intestinale parliamo invece qui)
- occhio secco,
- fumo,
- insulti esterni come traumi,
- fattori ambientali come temperatura e umidità,
- uso di lenti a contatto,
- farmaci,
- infezioni,
- polveri,
- malattie reumatologiche e immunitarie,
- chimici,
- squilibri del sonno,come nei turnisti,
- squilibri del microbiota intestinale,
- fattori ormonali.
Inoltre le alterazioni del microbiota oculare (ocular microioma) stesso possono portare a infezioni, come blefariti, cheratiti. Le alterazioni nella proteomica lacrimale sono descritte in letteratura (ne parliamo qui).
Ne consegue che usare gli antibiotici di superficie indiscriminatamente può peggiorare i quadri clinici. Le terapie devono essere sempre valutate dal medico oculista, e non essere approssimative, per non innescare inoltre la cronicizzazione delle patologie di superficie. Infatti, nel momento della cronicizzazione, intervengono infiltrazioni cellulari infiammatorie nei tessuti (chemiotassi) che ne alterano la struttura, rendendo più difficoltosa e lenta la guarigione. Questo in particolar modo nei portatori di lenti a contatto, e negli allergici.
Come detto l’uso di lenti a contatto porta inevitabilmente a dei cambiamenti dello stato del microbiota, con conseguente possibile suscettibilità a infezioni e problemi infiammatori (occhio secco, allergie, infiltrati…)
Altri studi sono necessari per valutare l’effettiva possibilità di intervenire terapeuticamente sul microbiota oculare. Le terapie dell’occhio secco le trovate qui.
Importante anche, inoltre, sottolineare che il microbiota intestinale pare entri nella concausa di malattie oculari.
Come si analizza il microbioma oculare
metagenomica microbioma oculare
Il microbioma oculare può essere studiato con un semplice prelievo da inviare ai laboratori di analisi specifici e dedicati. Nel prossimo futuro è possibile che tali indagini diventino routinarie e base per follow up e terapie di disturbi della superficie dell’occhio quali occhio secco, blefariti, congiuntiviti allergiche, Vernal e altri. Ad esempio studi recenti hanno indagato i cambiamenti del microbiota oculare in occhio secco associato o meno a diabete.
Di metagenomica oculare si parla in questo articolo di Eyedoctor a cura del dot. Davide Borroni, di dot.sa Paola Bonci e del sottoscritto. https://www.medicioculisti.it/microbiota-microbioma-e-occhi/