e' meglio usare o non usare gli occhiali?
Usare o non usare gli occhiali?
Vediamo di fare un poco di chiarezza su una domanda che spesso viene fatta dai pazienti nei nostri ambulatori oculistici sull’uso dell’occhiale. In effetti c’è molta confusione in materia: taluni pensano che l’uso degli occhiali sia un obbligo, altri che sia dannoso perché “abitua l’occhio”. L’occhiale in sè per sè non ha indicazioni, ma le assume in relazione a quel determinato soggetto che soffre di quello specifico difetto di vista. Ricordiamo che è, infatti, una specie di protesi, che permette di mandare i raggi luminosi a fuoco sulla retina, e questo, il più delle volte, non incide sullo stato di salute degli occhi (esclusi da questo discorso i bambini, come vedremo), ma permette di vedere distintamente.
i bambini devono sempre usare gli occhiali
Il miope deve sempre usare gli occhiali?
I miopi non vedono bene da lontano, come è noto. Piccole miopie sono ben tollerate, anche se un occhio vede peggio dell’altro, senza avere grosse difficoltà. Il lieve miope, quindi, userà l’occhiale “al bisogno”, senza compromettere l’evoluzione del difetto di vista, salvo uso di occhiali dedicati al rallentamento della miopia. A quanto oggi noto, infatti, il mancato uso dell’occhiale non espone a rischi di aumento del difetto. In realtà la cosa è dibattuta, e qui trovate chiarimenti su alcuni recenti nuovi tipi di occhiali dedicati al controllo della progressione miopica. I miopi con difetti più elevati hanno, ovviamente, necessita’ degli occhiali per la visone distante, ma nulla vieta loro di vedere sfocato e restare senza occhiale per buona parte della giornata (a patto che non guidino!). Del resto essi, togliendo gli occhiali, vedono molto bene da vicino, e in alcuni casi può essere un vantaggio. Quello che si sa sui modi di fermare la miopia è scritto in questo articolo.
Ipermetropia e occhiali
Gli ipermetropi, sfortuna loro, non vedono bene da lontano e neanche da vicino. Piccole ipermetropie, comunque, sono ben compensate, specialmente in giovane età, e spesso il soggetto non si accorge neanche di essere ipermetrope. Il mancato uso degli occhiali , però, può portare a astenopia, cioè a una stanchezza eccessiva nelle attività comuni (guidare, guardare la tv, scrivere, leggere, usare il pc); tutto ciò non arriva comunque a compromette la vista.
Stessa cosa dicasi per gli astigmatici, che, del resto, avranno più disturbi degli altri, ma che, per difetti di modesta entità, potranno vivere benissimo anche senza occhiali.
Presbiopia e occhiali
Il quarantenne presbite, è davanti alla scelta di quando cominciare a usare gli occhiali. La presbiopia va avanti nel tempo senza pietà alcuna, e si perdono circa tre diottrie dai 40 ai 60 anni. Tutti diventano presbiti, anche coloro che, per questioni ottiche (come i miopi) non se ne accorgono. Infatti la presbiopia è la perdita di funzionalità del muscolo ciliare, che si usa per la messa a fuoco, che inizia intorno ai 40 anni, e non risparmia nessuno. Per quanto concerne, dunque, l’uso degli occhiali, se inizialmente può avere un senso non usare gli occhiali e “sforzare” un pochino la vista, al fine di ritardare il momento dell’uso dello stesso occhiale, con il passare del tempo, nel momento quindi che si cominciano ad usare gli occhiali, decidere di portare correzioni basse e non appropriate non ha senso. Infatti, come detto inizialmente, la perdita visiva da vicino resta un parametro età-correlato, intorno alle 2,5/3 diottrie, ed è indipendente dal valore dell’occhiale che si usa. Usare un occhiale da +1, se per l’attività svolta serve un +2, non porta alcun beneficio, ma, anzi, la sottocorrezione troppo marcata porta all’astenopia.
Consigli generali per uso/non uso occhiali
- l’occhiale deve essere una comodità, non una condanna, quindi l’uso è al bisogno (e per la sicurezza sulla guida!);
- se con un occhiale si sta bene, anche se tecnicamente non è proprio perfetto, significa che comunque l’organismo lo accetta;
- usando l’occhiale non si perde la vista; ci sono solo degli adattamenti muscolari dell’occhio che fanno sembrare, nel momento in cui si toglie l’occhiale, di vedere meno di prima; questo accade perché il muscolo accomodatore si rilassa (un po’ come perdere l’allenamento in palestra… se prima si sollevano 40 kili, poi ridotti a 20, nel momento che tornano 40 sembrano più pesanti, ma sempre 40 sono!).
- i vari tipi di occhiali, monofocali, progressivi, e le lenti a contatto sono uno strumento personale, il cui uso va adeguato alle proprie esigenze lavorative, caratteriali, di benessere. Il consulto dallo specialista dovrebbe essere utile ad indagare questi aspetti, al fine di ottimizzarne l’uso, senza che sia un peso. Non tutti, infatti, scelgono la strada dell’occhiale a tutti i costi, ma, anzi, alcuni li rifiutano.
- in caso di piccole differenze tra un occhio e l’altro, la scelta dell’occhiale da vista va eseguita valutando il disagio in visione binoculare, cioè con due occhi aperti, nonché la percezione tridimensionale valutabile con appositi test. Restando in tema, spesso è difficile garantire la stessa vista, anche corretta, nei due occhi, a causa di differenze tecniche nel difetto di vista e percettive.
Occhiali per la luce blu
La luce blu, emessa dai monitor e display di telefonini, PC, tablet e tv pare abbia qualche effetto nocivo anche se l’allarme è molto ridotto negli ultimi anni. L’uso di occhiali con filtro blu potrebbe essere utile. Per approfondire questo tema rimandiamo alla pagina dedicata (link qui).
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro

Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro
