L’autosiero contro l’occhio secco
siero autologo e siero eterologo collirio

 

Di  sindrome dell’occhio secco abbiamo ampiamente parlato in numerose altre pagine alle quali rimandiamo (link). Come spiegato già, tra le terapie di secondo livello, che si eseguono quando purtroppo le terapie comuni non bastano a spezzare il  circolo vizioso infiammatorio del Dry Eye, oltre alla  ciclosporina (su ciclosporina trovate tutto in questa pagina) troviamo l’autosiero in collirio. Esso è un derivato ematico ottenuto dalla lavorazione del sangue del paziente affetto da occhio secco e somministrato come collirio (link qui). Alcuni pazienti però non sono idonei al prelievo e a tale lavorazione, per cui possono ricorrere al siero collirio da donatore e al siero cordonale collirio, recenti alternative molto efficaci in caso di occhio secco e altre condizioni che trovate in fondo alla pagina.

 

Gli emocomponenti per uso non trasfusionale (EUNT)

L’autosiero non è il solo derivato del sangue ad uso terapeutico. Infatti altri componenti trovano attività per le cure di numerose condizioni. In particolare ci riferiamo al concentrato piastrinico, al gel piastrinico, e al siero collirio omologo. La selezione del donatore, per gli EUNT omologhi, viene effettuata seguendo le disposizioni contenute nei decreti del Ministero della Salute. E’ necessario, comunque, firmare un consenso al trattamento per potere accedere alla terapia. Tra questi inoltre, di nostro interesse, abbiamo il siero da donatore e il siero cordonale.

Siero collirio autologo

Di autosiero, o siero collirio autologo, abbiamo già parlato. Si tratta, riassumendo, di ottenere un siero dal sangue dello stesso paziente affetto da occhio secco ricco di componenti nutritizi per la superficie oculare. Rimandiamo dunque a questa pagina per altre informazioni.

Siero collirio omologo

Per siero collirio omologo si intende un emocomponente ad uso non trasfusionale preparato con criteri di sterilità e tempi ben definiti che si aggiunge all’autosiero collirio che ha le stesse indicazioni di questo. Il siero collirio omologo da donatore è, dunque, ottenuto dalla lavorazione di donazioni da parte di terzi (non quindi tramite prelievo del paziente malato che si auto-dona il sangue come nel caso dell’autosiero), ed è sottoposto, naturalmente, a screening sierologico per HIV, HCV, HBV, LUE e altre contaminazioni microbiologiche. Si riesce infine a ottenere in tempi minori rispetto al siero autologo, poiché non è  necessario lo screening che si esegue nel paziente che si sottopone al prelievo per ottenere il suo siero autologo.

Siero collirio cordonale (ombelicale)

Il siero collirio  cordonale deriva da sangue cordonale rimasto nella placenta dopo il parto. Dopo il parto, quindi, la sacca di sangue viene portata al laboratorio che procederà alla lavorazione e alla crioconservazione. Anch’esso, del resto, contiene molti fattori di crescita (EGF, TGF beta per esempio) addirittura superiore al siero derivato da sangue periferico secondo alcuni studi, inferiore secondo altri (*).

Differenza di composizione tra autosiero collirio, siero da donatore collirio e siero cordonale collirio

E’ lecito pertanto chiedersi se esistano differenze di composizione tra collirio autologo, siero collirio da donatore e siero cordonale collirio. Secondo uno studio recente (*) i tre sieri si sono tutti dimostrati efficaci nel trattamento dell’occhio secco grave.

Differenza di efficacia tra autosiero collirio, siero da donatore collirio e siero cordonale collirio

Lo studio sopracitato (*) ha analizzato alcuni parametri lacrimali, come lo Schirmer tedst, il But test, il test al verde di Lissamina e il test della Fluorescina, trovando miglioramento in tutti i  gruppi di pazienti senza sostanziali differenze tra siero autologo, siero eterologo e siero cordonale collirio. Chi volesse approfondire i test lacrimali trova qualcosa in questa pagina (link).

Differenza tra siero autologo e lacrime artificiali

Di differenza tra siero collirio e lacrime artificiali abbiamo parlato in questo link. Ribadiamo soltanto che la ricchezza di fattori nutrienti di questi prodotti è notevolmente superiore a quella delle lacrime artificiali e la superiorità del trattamento è già ampiamente dimostrata.

Quando si usa il siero autologo (autosiero), siero cordonale e siero collirio da donatore

Le indicazioni principali per la prescrizione di autosiero, siero cordonale e siero da donatore sono riassunte di seguito (click sule singole patologie per info):

Altre forme infiammatorie croniche interessanti epitelio, cornea e congiuntiva (congiuntiviti croniche, blefarocongiuntiviti croniche, con difetti epiteliali), quando non rispondono alle terapie convenzionali, insieme alla ciclosporina in collirio (tutte le informazioni in questa pagina).

Il sangue al posto delll’autosiero

Alcuni studi vanno nella direzione di provare ad usare il sangue ottenuto tramite la puntura da un dito instillato direttamente negli occhi. Non è da considerarsi ancora un degno sostituto del siero collirio, ma la cosa può essere interessante. Ne abbiamo parlato in questa pagina (link: il sangue al posto dell’autosiero).

Dove si fa preparare l’autosiero collirio

Una volta che l’oculista ha prescritto l’autosiero, il paziente deve contattare il servizio emoderivati/laboratorio trasfusionale dell’ospedale pubblico di riferimento, che lo prenderà in carico seguendo tutta la procedura di prelievi ematici e produzione del siero.    Seguendo questo link trovate i centri di produzione di autosiero che conosciamo.

Riferimenti bibliografici:

(*) https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1111/aos.14953

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28245347/

http://www.trapiantipiemonte.it/pdf/Corso18nov2016/Dolcino.pdf

https://www.hindawi.com/journals/joph/2015/396410/2015 Maria Rosaria De Pascale et al. This is an open access article distributed under the Creative Commons Attribution License, which permits unrestricted use, distribution, and reproduction in any medium, provided the original work is properly cited.

Informazioni anche tratte dal documento: gestione degli emocomponenti ad uso non trasfusionale (EUNT) della AUSL della Romagna
https://bur.regione.emilia-romagna.it/bur/area-bollettini/bollettini-in-lavorazione/n-185-del-23-06-2016-parte-seconda.2016-06-22.5999553008/linee-di-indirizzo-regionali-per-la-produzione-e-lutilizzo-di-emocomponenti-per-uso-non-trasfusionale-e-per-le-relazioni-tra-strutture-pubbliche-e-private-interessate-al-loro-impiego/allegato-delibera-linee-guida-.2016-06-22.1466589614

https://www.centronazionalesangue.it/modifiche-al-dm-2-11-2015-novita-per-gli-eunt/

https://www.asst-monza.it/banca-occhi

 

 

 

 

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