Allergie oculari, congiuntiviti e alimenti
Le allergie alimentari che colpiscono gli occhi. Dieta consigliata e alimenti da evitare in caso di congiuntivite allergica e allergie degli occhi.
alimenti da evitare nelle congiuntiviti allergiche
Forse non tutti sanno che le reazioni avverse agli alimenti possono dare quadri di infiammazione oculare. Queste reazioni che possono essere tossiche, allergiche, e da intolleranze si manifestano, con vari quadri clinici, molti dei quali interessano gli occhi e i tessuti perioculari come la cute perioculare e palpebrale. Abbiamo scritto vari articoli insieme alla dermatologa Dott.sa Emanuela Fogli in tema di irritazioni cutanee della zona intorno agli occhi disponibili nella sezione “dermatologia” cliccando qui e nel menù che trovate in alto.
Semplificando, in generale possiamo dire che i quadri clinici suggestivi di allergia e intolleranza alimentare nell’adulto sono molto spesso rappresentati da:
- orticaria acuta,
- sindrome orale allergica,
- e meno frequentemente da vomito diarrea e gonfiori addominali con disturbi digestivi.
- Nei bambini invece è più frequente la dermatite atopica.
Congiuntiviti alimentari
Tutte le condizioni descritte in precedenza aumentano il livello infiammatorio dell’organismo, attraverso la modulazione della secrezione di sostanza pro-infiammatorie come le interleukine, favoriscono anche la comparsa di
- congiuntiviti croniche, calazi, blefariti, orzaioli (qui la pagina relativa),
- dermatiti palpebrali, dislacrimie, occhio secco (descritte qui).
I sintomi conseguenti, naturalmente, sono i soliti noti alle persone allergiche, e comprendono prurito, bruciore, senso di corpo estraneo, rossore oculare e palpebrale, secrezione mucosa (in particolare mattutina).
Spesso in aggiunta compare improvvisamente una intolleranza da lenti a contatto. Infatti l’instabilità lacrimale, di origine infiammatori, non permette adeguato supporto e appoggio alla lente, con conseguente forte discomfort oculare.
A margine ricordiamo che il microbiota intestinale, il cui squilibrio determina varie patologie sistemiche e oculari, è molto suscettibile: ne consegue che, per avere cura di sé, è necessario mantenerlo con alimentazione equilibrata. Anche questo aspetto, dunque, è da considerare nelle congiuntiviti di origine alimentare.
Nella sezione alimentazione trovate molti approfondimenti, tra cui la dieta a basso contenuto di istamina (qui) che, seguita per brevi periodi di tempo, può costituire un valido aiuto nello spegnere le infiammazioni generali.
Allergie occhi e cibi con istamina
E’ importante capire che i disturbi compaiono non solo negli allergici, ma che altre persone possono avere sintomatologia simile.
Infatti è bene evitare alimenti (cliccare in ogni riga per aprire il relativo articolo):
- a cui si è allergici,
- che liberano istamina,
- che contengono sostanze irritanti,
- contenenti sostanze dannose per alcuni soggetti (intolleranza farmacologica),
- che hanno reazioni crociate con i pollini.
Istamina e allergie oculari
L’istamina è il mediatore delle allergie e viene liberata in quantità eccessiva nell’organismo, risultando responsabile di sintomi come prurito, occhi gonfi, dolore e altri. Questo può accadere perché alcuni alimenti contengono istamina, mentre altri favoriscono la liberazione di istamina. Talvolta squilibri del microbiota fanno sì che si elaborino male alcuni aminoacidi aumentando come prodotto finale l’istamina (es. Klebsiella). Alcuni cibi, specie mal conservati, possono avere all’interno amine biogene con azione istamino simile, come la putrescina e la cadaverina. Inoltre ci sono soggetti che hanno deficit enzimatici che portano, come conseguenza, a un aumento dell’assorbimento di istamina. Infine ci sono allergie crociate tra alimenti e pollini ai quali si risulta allergici.
Tutto ciò spiega perché molti soggetti che risultano apparentemente non allergici hanno in realtà importanti disturbi assumendo alcuni alimenti ai quali non sono allergici. Di tutto questo parliamo in questa pagina, a cui rimandiamo. Date una occhiata alla sezione infiammazione occhi per avere un quadro più preciso di quanto detto sopra.
Che differenza c’è tra allergia e intolleranza?
Principalmente si riscontrano allergie, ma in qualche caso anche le intolleranze possono causare disturbi. Vediamo di accennare alla differenza tra allergie e intolleranza. L’allergia è una reazione avversa agli alimenti causata da un’anomala reazione immunologica legata da anticorpi della classe E. E’ mediata principalmente da una molecola chiamata Istamina. L’ intolleranza invece non è dovuta alla reazione del sistema immunitario e varia in relazione alla quantità ingerite dell’alimento ingerito non tollerato. Inoltre è da sapere che ci possono essere deficit enzimatici o farmaci che bloccano il catabolismo dell’istamina assunta, dando delle sindromi pseudoallergiche.
Alimenti congiuntiviti alimentari
C’è una grande varietà di alimenti che possono provocare disturbi, e ogni persona reagisce al cibo a suo modo. In linea di massima, comunque, possiamo ricordare che i principali alimenti che determinano allergie, anche agli occhi, sono:
- uova,
- latte,
- arachidi,
- noci,
- pesce,
- molluschi,
- grano,
- soia.
Tra i vegetali è necessario valutare:
- i cereali,
- le arachidi,
- la soia – spesso utilizzata al posto del latte,
- la frutta a guscio come nocciola e noci,
- il sedano, per il quale c’è una certa diffusione di allergie in Italia particolarmente nei soggetti allergici al polline di betulla.
Tra gli alimenti di origine animale che determinano allergie agli occhi primo imputato è il latte, certamente il più noto alimento allergenico. Caseina e altre proteine, come la beta lattoglobulina, sono i responsabili principali della allergia. A tal proposito è importante sottolineare che la prima (caseina) è stabile ai trattamenti termici come la pastorizzazione e la sterilizzazione, mentre le altre proteine vengono invece denaturate da alcuni trattamenti e rese meno allergeniche.
Infine, anche le uova sono frequentemente coinvolte nelle forme allergiche, prevalentemente infantili, in particolare le proteine dell’albume. Pesci crostacei e molluschi, e qui si va in un campo vastissimo, hanno vari antigeni responsabili di allergie, per cui è bene prestare attenzione a sintomi che possono comparire dopo la loro ingestione.
E’ bene ricordare che alcuni di questi alimenti apportano vitamine e elementi essenziali benefici per l’organismo, quindi prima di sospenderne l’assunzione è necessario valutare attentamente la situazione clinico/allergologica.
Nickel e allergie occhi
Un occhio particolare va dato alle reazioni avverse miste IGE cellulo-mediate e non. Esse infatti sono particolarmente fastidiose, e comprendono:
- dermatite atopica
- gastrite eosinofilia,
- sindrome sistemica da Nichel, metallo presente nei vegetali che lo assorbono nel terreno.
Tra gli alimenti a più alto contenuto di nickel, troviamo il cacao, i pomodori, gli asparagi, i broccoli, le carote, i legumi e la frutta secca. In altro articolo abbiamo ospitato la dott.sa Emanuela Fogli, dermatologa, che ci ha illuminato sulle dermatiti perioculari (trovate la pagina QUI) che possono associarsi alle congiuntiviti allergiche. Ovviamente nel momento di un importante coinvolgimento cutaneo, è bene consultare anche il dermatologo, per ottimizzare le valutazioni cliniche e i percorsi terapeutici. Questa è la base multidisciplinare delle nostre valutazioni nelle patologie oculari di origine sistemica.
Quali sono gli alimenti che danno più frequentemente intolleranza e disturbi agli occhi?
L’intolleranza al lattosio è sicuramente la più diffusa, e può dare vari sintomi, anche fastidi agli occhi, tra cui occhi rossi, prurito oculare, gonfiore palpebrale. Per inquadrare questo tipo di intolleranza si usa un veloce test, il breath test al lattosio, ed è necessaria una consulenza gastroenterologica/allergologica ed eventualmente nutrizionistica al fine di strutturare una dieta ipoallergenica e a basso contenuto di istamina, che darà beneficio a tutto l’organismo e ridurrà anche la sintomatologia delle congiuntiviti allergiche, la loro intensità e l’uso di terapie farmacologiche.
Esempio di dieta per allergie oculari
Esempio di dieta per allergie oculari. Ovviamente è bene consultare il medico prima di intraprendere qualsiasi dieta.
Giorno 1:
Colazione – Yogurt greco con mirtilli e granola senza noci
Pranzo – Insalata di pollo con lattuga, pomodori e cetrioli, condita con olio d’oliva e aceto di mele
Cena – Salmone alla griglia con riso integrale e verdure alla griglia (zucchine, peperoni, carote)
Giorno 2:
Colazione – Uova strapazzate con pomodori e avocado
Pranzo – Wrap di pollo con lattuga, pomodori e senape senza zucchero
Cena – Zuppa di verdure con fagioli bianchi e pane integrale tostato
Gli alimenti scelti sono a basso contenuto di istamina, che può causare reazioni allergiche negli occhi.
L’olio d’oliva è una buona fonte di acidi grassi omega-3 che aiutano a ridurre l’infiammazione. Il salmone è una buona fonte di vitamina D, che può aiutare a ridurre i sintomi allergici.
Alimentazione sana e congiuntiviti
Probiotici
Dieta povera di istamina
Come andiamo ripetendo in ogni riga di questo sito, l’alimentazione corretta (ne parliamo in questa pagina: link) è la base della salute, anche degli occhi.
Dunque anche le congiuntiviti, le blefariti con calazi, le dermatiti rispondono molto bene alla correzione alimentare, oltre anche all’assunzione di elementi naturali curativi per gli occhi (e non solo) come l’acido oleanolico (presente nell’olio di oliva, ma meglio in estratti concentrati, come trovate discusso qui).
Da non sottovalutare i probiotici nelle allergie, perchè ne è stata dimostrata l’efficacia terapeutica (link); in tal senso è noto che alcuni batteri producono istamina –Klebsiella aerogene- da precursori aminoacidi, e questo può dare fastidio ai soggetti anche con allergie oculari (1). E’ possibile che i probiotici modifichino anche il microbiota oculare, che oggi può essere analizzato con moderne tecniche e un semplice prelievo con tampone congiuntivale (link: analizzare il microbioma oculare).
Per questo, in sede di visita oculistica, cerchiamo di estendere la valutazione a tutti gli aspetti che possono essere causa di disturbi oculari, coinvolgendo altri specialisti e terapie con elementi naturali, per quanto possibile, oltre ai normali colliri antistaminici, cortisonici e tutte le terapie locali necessarie a migliorare lo stato di salute degli occhi. Non dimenticate di leggere gli altri paragrafi relativi alle allergie alimentari e i disturbi ad esse collegate, che trovate in questo link.
La dieta a basso contenuto e priva di istamina è stata rielaborata in un nuovo articolo
del quale consigliamo la lettura, a questo link.
Questo articolo fa riferimento ad altri che trovate nella sezione allergie,
cliccando qui.
Inifiammazioni, blefariti e allergie oculari
Allergie e occhi
Terapia congiuntivite allergica
Terapia dermatiti associata a blefariti
Cure naturali per allergie
Cure naturali per gli occhi
occhi e palpebre gonfie
Occhi rossi di mattina
Terapia blefariti
Terapia occhio secco
Terapia Infiammazioni oculari
Terapia intolleranza lenti a contatto
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza