Congiuntiviti alimentari
Congiuntivite da sostanze contenute negli alimenti
Le congiuntiviti possono essere scatenate da sostanze presenti negli alimenti (congiuntiviti alimentari), non solo per le persone allergiche ma anche a soggetti non allergici.
La dieta a basso contenuto e priva di istamina è stata rielaborata in un nuovo articolo del quale consigliamo la lettura, a questo link.
Questo articolo fa riferimento ad altri che trovate nella sezione allergie, cliccando qui.
Congiuntiviti alimentari e intolleranze alimentari
Probabilmente vi starete chiedendo come sia possibile che le congiuntiviti siano determinate da intolleranze alimentari. E’ da chiarire che non stiamo parlando di allergie, allergeni o cose simili, bensì di sostanze chimiche, presenti normalmente nei cibi, che possano dare fastidi anche a persone non allergiche. Gli occhi, ovviamente, possono essere bersaglio di infiammazioni generalizzate scatenate da queste sostanze. Questo deriva dal fatto che anche le strutture oculari hanno i recettori per le sostanze dette pro-infiammatorie.
Intolleranze farmacologiche e occhi
Le intolleranze farmacologiche sono reazioni eccessive prodotte dall’ effetto farmacologico diretto e intrinseco di sostanze quali:
- l’istamina (vino, spinaci, pomodori, alimenti in scatola, sardine, filetti d’acciuga, formaggi stagionati),
- la tiramina (formaggi stagionati, vino, birra, lievito di birra, aringa), la caffeina, l’alcol, la solanina
- (patate),
- la teobromina (tè, cioccolato),
- la triptamina (pomodori, prugne),
- la feniletilamina (cioccolato),
- la serotonina (banane, pomodori).
Mirtilli, albicocche, banane, mele, prugne, patate, piselli possono contenere sostanze con un’azione simile a:
- quelle dell’acido acetilsalicilico
- ci sono anche intolleranze che riguardano ì additivi quali nitriti,
- benzoati, solfiti.
Come dicevamo prima, non è necessario essere allergici alla sostanza in questione per avere disturbi, perché si tratta di una reazione esagerata dipendente dal normale effetto farmacologico della sostanza assunta che si verifica in alcuni soggetti.
Allergie crociate tra alimenti e inalanti
Spesso l’allergia respiratoria, che produce riniti allergiche, asma allergico, broncospasmo, è correlata all’alimentazione. Mangiando alcuni alimenti si scatenano, talvolta, reazioni respiratorie.
Ad esempio, se siete allergici alle graminacee, evitate la pasca e la ciliegia. Oppure, se vi tormenta la paretaria, il pistacchio non fa per voi.
Date una occhiata in questa pagina cliccando qui: si aprirà la scheda che correla gli alimenti con gli inalanti e le loro reazioni crociate. In aggiunta in un articolo abbiamo parlato di riniti associate a congiuntiviti, un altro aspetto da considerare nella valutazione e nella terapia, perché ha implicazioni importanti (QUI l’articolo).
Salicilati, glutammato, amine e occhi
Nota a parte bisogna fare per i disturbi funzionali gastrointestinali legati a fattori dietetici.
Sostanze attive come i
- Salicilati,
- Glutammati
- e Amine
sembrano possono determinare un’attivazione diretta dei mastociti, con la liberazione di cui sostanze vasoattive e mio-contraenti, che possono provocare diarrea, vomito e meteorismo addominale.
Tra i principali alimenti ricchi di salicilati troviamo l’albicocca, l’arancia, l’ananas, i lamponi, i datteri, peperoncino rosso. Si parla sempre quindi di una azione farmacologica diretta della sostanza chimica dannosa per alcuni, non disturbante per altri.
Rimedi di congiuntiviti da chimici alimentari
Come è comprensibile, per comprendere se una forma infiammatoria oculare ricorrente sia derivante da disturbi alimentari e intestinali, è necessaria una attenta valutazione e una precisa anamnesi da parte del medico. Non deve mancare la totale collaborazione del paziente, poiché il tutto è un processo complicato che richiede figure specialistiche e un buon diario tenuto dal paziente in cui saranno segnate le reazioni e la causa presunta che le ha scatenate.
La dieta a basso contenuto e priva di istamina è stata rielaborata in un nuovo articolo del quale consigliamo la lettura, a questo link.
Per quanto riguarda invece l’occhio è necessario che l’oculista tratti la parte inerente la congiuntivite in maniera adeguata, supportando il paziente anche nei periodi di maggior sintomatologia, istruendolo sui lavaggi da eseguire e le modalità di assunzione dei farmaci (QUI).
Un corretto uso infatti della terapia (QUI) è condizione essenziale per poter migliorare il quadro clinico, che per sua natura, tende cronicizzare, comportando, a lungo andare, quali di dislacrimia piuttosto fastidiosi. Tutto questo non può prescindere ovviamente dalla consulenza gastroenterologica e nutrizionistica, a volte otorinolaringoiatrica, dermatologica e comunque multidisciplinare; sicuramente, comunque, la correzione dietetica darà risultati anche a livello oculare.
La valutazione oculistica, che si appoggia poi a specialisti di altre discipline, cerca di inquadrare il problema causa dei disturbi oculari anche da un punto di vista generale, per intervenire efficacemente sulle cause. Non dimenticate di leggere gli altri articoli inerenti le allergie oculari, che trovate seguendo questo link.
Chi siamo
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro
Chi Siamo
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro