Allergie degli occhi associate a rinite
Per allergia si intende una iper-reazione immunitaria dell’organismo verso sostanza normalmente innocue. La congiuntivite allergica (AC) comprende cinque entità cliniche, una congiuntivite allergica stagionale, congiuntivite allergica perenne, cheratocongiuntivite primaverile, cheratocongiuntivite atopica e congiuntivite papillare gigante, tutte aventi un background causale comune, la reazione allergica, ma diversa caratteristiche cliniche. Prima di leggere questo articolo consigliamo la lettura della pagina relativa all’inquadramento generale delle allergie oculari, che trovate in questo link. L’articolo di questa pagina è tratto da un lavoro di cui si riportano in calce gli estremi, ed è a contenuto divulgativo/scientifico e non ha fini commerciali né di lucro.
Congiuntivite allergica primaria e secondaria
Congiuntivite allergica (AC) può avvenire in due forme, una primaria e una forma secondaria, in termini di frazione della reazione allergica iniziale. Nella forma di allergia primaria, la reazione allergica iniziale dovuta all’esposizione diretta delle congiuntive a un allergene è localizzata nel tessuto congiuntivale. Nella forma AC secondaria, la reazione allergica iniziale che si manifesta nella mucosa nasale, a causa dell’esposizione ad un allergene, induce successivamente congiuntivite secondaria da parte dei fattori rilasciati durante la reazione allergica nella mucosa nasale e che raggiungono il tessuto congiuntivale attraverso vari meccanismi e vie. Le forme primarie di AC possono essere dimostrate mediante test di provocazione congiuntivale con allergeni, mentre le forme secondarie di allergie agli occhi possono essere confermate solo da test di provocazione nasale con allergeni in combinazione con la registrazione dei segni congiuntivali e dei sintomi soggettivi.
Sintomi allergia: occhi rossi e gonfi, prurito, lacrimazione
I sintomi oculari che lamentano le persone allergiche sono molto vari, e principalmente sono prurito, chemosi (gonfiore della congiuntiva), lacrimazione, rossore oculare, senso di secchezza oculare, muco mattutino, occhi rossi mattutini,orzaioli, calazi ricorrenti, blefariti. Le manifestazioni possono inoltre durare molto tempo, quindi i disturbi perdurano anche dopo l’allontanamento dell’allergene. Infatti una volta che si è liberata l’istamina, la molecola dell’allergia (QUI), ci vuole tempo per eliminarla del tutto.
Congiuntivite e rinite allergica
La Congiuntivite allergica, dunque, si associa anche a rinite allergica e può essere scatenata da allergia della mucosa nasale. La congiuntiva e il naso hanno un rapporto anatomico e funzionale molteplice. La congiuntiva comunica con la cavità nasale attraverso il dotto naso-lacrimale facilitando il drenaggio lacrimale nella cavità nasale e attraverso i vasi sanguigni, le reti linfatiche e neurogeniche. Reazioni allergiche che avvengono principalmente nella mucosa nasale dovuti all’esposizione intranasale ad un allergene inalante possono influenzare la congiuntiva e altri tessuti oculari, come la cornea, in vari modi e su coinvolgimento dei vari meccanismi.
perché la rinite è associata alla congiuntivite allergica
Questi meccanismi sono in sintesi quattro. Innanzi tutto la migrazione di cellule infiammatorie dal naso alle vie lacrimali e la congiuntiva tramite il sangue e i linfatici; oppure sono i fattori mediatori come le interleukine che arrivano agli occhi; in aggiunta ci può essere una attivazione del sistema neurogeno locale del naso con rilascio di neuropeptidi stimolanti i nervi oculari dopo che hanno raggiunto la congiuntiva; in ultimo si può stimolare il NALT (tessuto linfatico nasale), che coinvolge il MALT (sistema linfatico delle mucose). Per questo ultimo aspetto si veda la videorelazione tra occhio e microbiota, che parla anche del MALT e della sua importanza per l’omeostasi infiammatoria dell’organismo.
Nelle lacrima degli allergici aumentano fattori infiammatori come l’istamina
I risultati di uno studio (1) che dimostrano un aumento delle concentrazioni di istamina, triptasi, ECP, LTC 4, IL-4 e IL-5 nelle lacrime durante stimolazione congiuntivale secondaria immediata suggerirebbero il coinvolgimento di mastociti, eosinofili e probabilmente di linfociti Th 2 nel meccanismo alla base di questo tipo di risposta. Nelle forme ritardate di risposta invece l’aumento di LTB4, LTC4, MPO , IL-2 possono essere indicative di coinvolgimento di neutrofilo, monociti e TH1 linfociti. Questo ha anche implicazioni terapeutiche.
Coinvolgimento di occhio e naso nelle allergie
Questi risultati forniscono prove del coinvolgimento causale dell’allergia nasale in alcuni pazienti con congiuntivite allergica, inducendo una risposta congiuntivale secondaria di tipo immediato, tardivo o ritardato, associata a diversi mediatori, citochine e profili cellulari nelle lacrime, suggerendo un coinvolgimento di diversi meccanismi di ipersensibilità. Inoltre danno prova anche del valore diagnostico della stimolazione con allergeni nasali combinato con il monitoraggio della risposta congiuntivale in alcuni pazienti con congiuntivite allergica.
visita oculistica per chi è affetto
da congiuntivite allergiche
Da tutto ciò consegue che il soggetto allergico dovrebbe eseguire sempre anche una valutazione otorinolaringoiatrica, per potere valutare meglio le terapie. La valutazione multidisciplinare permette poi di lavorare, oltre che sul naso, su fattori che non dipendono dagli occhi, come il microbiota intestinale, malattie della pelle, malattie reumatologiche concomitanti, farmaci assunti eccetera. Sempre più evidente infatti è la correlazione tra i vari sistemi mucosali, il MALT. Questo studio, del resto, va ancora una volta in questa direzione. L’alimentazione inoltre dovrebbe essere a basso contenuto di istamina, come è scritto in questa pagina (link).
La visita oculistica, infine, nel soggetto affetto da allergia agli occhi fornirà indicazioni sull’uso corretto delle terapia e dei colliri (o eventualmente di farmaci per bocca, come la citrizina). Inoltre insegnerà al paziente i modi per ridurre i sintomi, e i fastidi derivati dalle inevitabile ricadute (e possibilmente, a ridurre la frequenza delle stesse). La valutazione e il miglioramento passano però per una valutazione globale, specialmente nei casi resistenti alle terapia locali oculari.
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A San Pier Damiano Hospital Faenza e a Ospedale San Francesco Ravenna gli autori di questo articolo, dot. Alberto Lanfernini e Dot.sa Annalisa Moscariello, collaborano con specialisti di altre branche per tentare di offrire soluzioni multidisciplinari in caso di allergie oculari.
Riferimenti bibliografici:
(1)https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3712666/
Chi siamo
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro
Chi Siamo
Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro