Microbiota oculare e occhio secco
Il microbiota oculare è spesso alterato in condizioni di occhio secco. La disbiosi oculare e l’occhio secco.
Occhio secco e microbiota oculare
L’ occhio secco, quadro patologico molto frequente che affligge milioni di persone nel mondo provocando la spiacevole sensazione di avere costantemente l’occhio asciutto, potrebbe essere valutato anche attraverso le modifiche del microbioma oculare, oltre ai normali test lacrimali (qui il link).
Il microbioma oculare è l’insieme dei batteri e microrganismi in genere che vivono sulla superficie oculare, e l’interazione di essi con l’organismo ospite. Del resto i lettori sanno già che parliamo spesso di microbioma intestinale e suoi rapporti con le malattie oculari. Probabilmente metodiche che indagheranno precisamente anche il microbiota oculare a costi accessibili saranno a breve disponibili.
A motivo di ciò, dunque, è ragionevole pensare che lo studio del microbioma oculare anche tramite la metagenomica permetterà di inquadrare meglio i pazienti oculistici. Dunque la flora della superficie oculare è fondamentale nei meccanismi di difesa del sistema della superficie oculare, come del resto lo è la flora intestinale. Infatti l’effetto barriera fisico e biologico rivestono particolare importanza nell’equilibrio salute/malattia, come discusso in questo articolo introduttivo sul microbioma oculare.
il microbioma oculare nell’occhio secco
L’analisi del microbioma dell’occhio degli individui con malattia cronica dell’occhio secco (qui) confrontato con i controlli sani evidenzia composizioni diverse. E’ verosimile perciò che le comunità microbiche dell’occhio secco potrebbero differire per vari parametri da quelle di occhi sani, in alcuni aspetti tra cui la ricchezza e la variabilità di popolazioni. Un recentissimo studio ( sett 2021) ha confrontato le popolazioni batteriche di pazienti con occhio secco e diabete, affetti soltanto da occhio secco o da diabete singolarmente, in relazione ai gruppi sani di controllo.
Microbioma oculare in occhio secco e diabete mellito
In condizioni fisiologiche il microbiota oculare è relativamente stabile e la diversità delle popolazioni è bassa, così come l’abbondanza (qui alfa e beta diversità in occhio secco).
Il gruppo con diabete e occhio secco presentava, invece, aumento diversità alfa e beta (aumento diversificazione popolazione batterica). Si suppone che questo derivi dal calo delle capacità difensive delle lacrime e della superficie anteriore dell’occhio danneggiata, permettendo quindi a più specie batteriche di riprodursi, mancando il controllo del sistema immunitario adeguato. L’iperglicemia inoltre, fattore responsabile della neuropatia corneale, fa in modo che i pazienti non si accorgono appieno della secchezza oculare. Infine si è riscontrato un aumento di Clostridiale e Lactobacillus nei campioni raccolti nei pazienti affetti da entrambe le condizioni (diabete e occhio secco), ma un aumento minore era presente nei campioni di pazienti solo DM o DED, mentre il quadro normale era presente nei gruppi di controllo. Le cause presunte sono dunque la difesa minore per i danni della superficie oculare in corso di tali condizioni, con calo del lisozima C e della zinco-alfa-2-glicoproteina.
Il microbioma oculare cambia nelle malattie della superficie oculare e sistemiche?
Altri studi hanno indagato questi quadri precedentemente, ma, essendo i primi lavori in materia, i risultati non sono univoci e ancora ben compresi a fondo. Del resto le infiammazioni oculari sono quadri complessi e multifattoriali (qui i meccanismi) e alcuni studi suggeriscono fortemente una relazione tra commensali microbici e infiammazione della superficie oculare. Questo studio, però, va nella direzione di dimostrare come fattori locali e sistemici possano influire sul microbioma oculare e di come presumibilmente questo possa portare a infiammazione locale se alterato.
Metagenomica oculare, una nuova tecnica di indagine
Concludendo, il microbioma oculare può essere studiato con un semplice prelievo di lacrima da inviare ai laboratori di analisi specifici e dedicati per l’ analisi metagenomica (QUI) , e dunque sarà plausibile che tali tecniche diventino routinarie e base per follow up e terapie di disturbi della superficie dell’occhio quali occhio secco, blefariti, congiuntiviti allergiche, Vernal e altri. Da sottolineare che di questo si inizia a discutere anche in congressi nazionali come il XII congresso AIMO OCULISTI del 2021 (qui).
Cos’è l’occhio secco e come si cura: clicca qui.
Cosa altera il microbioma oculare?
ne parliamo qui
Bibliografia essenziale
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8444464/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32694705/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32931939/
https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/02713683.2020.1788100?journalCode=icey20
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30640553/
Dott. Alberto Lanfernini – Oculista
Faenza – Ravenna – Riolo Terme – Pesaro

Dott.ssa Annalisa Moscariello – Oculista
Ravenna – Faenza – Pesaro
